Herman Melville. Il suo Moby Dick è per bambini da 9 a 12 anni. Così dice Amazon.it: prima e dopo queste due età a quanto sembra non è leggibile, comunque non è classificabile. Così pure Italo Calvino: il suo Barone Rampante: a 12 anni non si legge. È buono solo per chi ha 9, 10 e 11 anni. Adolescenti, adulti e vecchietti sono esentati. Dalla classificazione “bambini” non si salva neppure Agata Christie. Il suo Assassinio sull’Orient Express si legge solo tra i 9 e gli 11 anni, e non oltre. Con questa premessa non dovrei lamentarmi se il mio Nikola Testa e l’automobile ad energia cosmica ( Editoriale Scienza) è stato classificato dal sito www.eprice.it da 0- 3 anni. Tantomeno avrei dovuto adombrarmi quando la commessa di una grande libreria milanese ha liquidato con aria sprezzante per “bambini” la serie In Viaggio con Darwin. Avrei dovuto sentirmi onorato: è lo stesso target che oggi viene assegnato ai libri di Jules Verne.
Il problema è che la rigida classificazione disorienta e svia i potenziali lettori. Se poi è sbagliata o demenziale come sopra, il danno per il libro, per l’autore e l’editore è ancora maggiore.
Spesso è lo stesso editore a originare l’errore, che poi è difficilmente rimediabile quando il libro è ormai in distribuzione.
Il problema della classificazione dei libri per ragazzi mi ha sempre incuriosito e qualche volta mi fatto imbestialire. Mi ricorda il principio di principio di indeterminazione di Heisenberg. Penso che la posizione di un buon libro è come quella delle particelle elementari: non si può mai determinare con certezza, farlo può provocare conseguenze macroscopiche e buchi neri. I motivi sono diversi, ma uno vale per tutti: se un libro per ragazzi è un buon libro, come Il Piccolo Principe, è un libro per tutti. Classificarlo 5-8 anni è un Piccolo Delitto.
L’ideale in questi casi sarebbe scrivere da 6 anni a 110 anni e oltre. Anche Antoine Saint-Exupéry ne sarebbe contento.
Quanto ai miei libri della serie Lampi di Genio di Editoriale Scienza sono nati per ragazzi ( i bambini sono un’altra cosa) dagli 8 anni ai 12 anni e oltre. Certamente non mancano i “genietti” che li leggono prima…ma classificare i Lampi 5 – 8 anni è riduttivo e criminale.
Ora sono in libreria anche con Il Ponte di Adamo. Come la serie In viaggio con Darwin è nato come libro per tutti e leggibile dai 13 anni in poi. In accordo con l’Editore Brioschi è uscito come Letteratura di Viaggio. All’interno c’è parecchia -e voluta- divulgazione e persino un po’ d’avventura. In mancanza di una classificazione più appropriata “letteratura di viaggio” va bene. Ma i classificatori pazzi, sono in agguato, attenzione.
ps. Nelle biblioteche generalmente Il sistema divide i libri in fasce: Bambini 0-3 anni e 4-7 anni, Ragazzi 8-11 anni, 12-14 anni, 15-16 anni. Anche qui avrei qualcosa da ridire, ma ne parliamo un’altra volta.
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