Non so se Dario Franceschini, che non mi dispiace come ministro dei beni culturali, abbia mai visitato il Salone del Libro di Francoforte. Un’occhiata gli sarebbe utile. Quest’anno si tiene dal 19 al 23 ottobre. Credo che per chi scrive o si occupa di libri e cultura una visita a questo Salone Internazionale sia un salutare bagno di modestia e di realtà. La Frankfurter Buchmesse è solo per addetti ai lavori, ovvero è aperta solo a editori, agenti, scrittori, illustratori e giornalisti. Eppure nel 2015 ha avuto 275,791 visitatori, di cui 140,474 professionali e 9900 giornalisti e blogger. Poche e appartate le conferenze e le presentazioni. Senza chiasso si comprano e si vendono diritti, si fanno affari con paesi lontani, si fa cultura scambiando titoli, autori e idee. Alcuni -ora grandi- editori Italiani hanno costruito le loro fortune in questa fiera.
A chi considera Francoforte (che è più vicina a Milano di Palermo o Messina), o i Saloni del Libro di Londra o di Parigi troppo fuori mano, ricordo che l’Italia ha già un Salone internazionale che non sfigura affatto messo a confronto con questi giganti, anzi. È la Fiera del Libro per Giovani Lettori di Bologna, Bologna Children’s Book Fair. La prossima edizione si terrà dal 3 al 6 aprile 2017. Anche qui la Fiera è aperta solo agli addetti ai lavori ( insegnanti compresi). Incontri, mostre e conferenze non mancano ma non debordano negli stand. Gli autori che la frequentano abitualmente, sono talvolta invitati in scuole o ad eventi in città, ma nonostante il tema i bambini e le classi non sono ammesse in Fiera. Il numero dei visitatori? Quest’anno più di 35.000 persone di varia nazionalità, tutti “addetti ai lavori” che fanno cultura, educazione e informazione per bambini e ragazzi, o vendono e comprano diritti d’autore a livello internazionale.
Poi a Milano è nata una “cosa” nuova e inaspettata: Bookcity. Quest’anno si terrà dal 17 al 20 novembre. Non assomiglia a un Salone o a un Festival del Libro, ma al Fuori Salone del Salone del Mobile, dove tutti vi possono partecipare, dove tutti possono organizzare qualcosa: editori, librai, biblioteche, scuole, circoli culturali, musei, singoli scrittori, illustratori e poeti di strada. L’evento BookCity ha dato una svegliata al distretto dell’Editoria Italiano e ha rivelato una semplice realtà: a Milano, volenti o nolenti si fanno più giornali e più editoria che in tutto il resto d’Italia messa insieme. Forse è da questa presa di coscienza che ha preso forza l’idea di un vero Salone del Libro a Milano, magari piccolo ma più simile a quelli di Francoforte, Londra, Parigi, Città del Messico e Dubai. La prima edizione si terrà dal 19 al 23 aprile del 2017.
E il Salone del Libro di Torino? La più Grande Libreria del Mondo? È una formula felice di Festival, ovvero di Festa del libro per tutti. Creata nel 1988, fin dall’inizio è stata affollata di bambini e colori, di grandi autori e piccoli editori, di librai appassionati e di colti lettori piemontesi (per un totale di 127.506 visitatori vari nel 2016). Ha dato molto alla città e ha certo contribuito al suo cambiamento in meglio.
Lunga vita al Salone del Libro di Torino e tanti auguri a chi lo fa.
Immagini di contorno:
Alcune Edizione estere della serie Lampi di Genio e di altri titoli di Luca Novelli, presentati al Salone di Francoforte o alla Children’s Book Fair di Bologna e poi tradotti e pubblicati in altre lingue.
Luca
La fiera del libro di Francoforte é aperta anche a privati! Il 22 e il 23 ottobre.
https://tickets.messefrankfurt.com/ticket/en/home_ordersteps.html
luca_novelli
Sì, grazie della precisazione. Da qualche anno è aperta anche al pubblico pagante per un paio di giorni. A un prezzo non turistico: 45 euro se non erro.
Il pass per tutti 5 i giorni costa 82 euro.