Oggi 24 agosto è l’anniversario della morte dell’imperatore Arrigo VII (Enrico VII, conte di Lussemburgo, 1275-1313). È il ” Divino e vittorioso Arrigo” di Dante Alighieri, sua speranza e sua grande delusione, anche se poi il Sommo Poeta gli riserverà un seggio in Paradiso. Arrigo VII muore a Buonconvento, sulla via Cassia, a sud Siena, in un tratto comune con la Via Francigena. Arrigo ha una bella percentuale di Arsenico nel sangue. Il corpo era già in non belle condizioni per l’antrace che l’aveva colpito. Comunque come vuole la tradizione germanica è bollito e spolpato per conservare i resti mortali. Il bollito e altre reliquie sono trattenute in loco. Le ossa sono trasportate a Pisa dove sono tuttora conservate nel Duomo. Perché vi racconto questo? Perché è una delle stranezze che troverete nel mio prossimo libro, frutto del lockdown e di questa strana estate. Per ora no comment sul titolo. Cercate di non essere positivi. #magaricisivede.
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