Il brutto anatroccolo dell’Ecologia.
Sono tutti bravi a difendere Aria, Acqua e Foreste ma al Suolo ci facciamo qualche volta un pensierino? Non parlo dei biologi, degli agronomi, degli agricoltori e degli addetti ai lavori, ma di tutti gli altri, politici compresi. Ci si ricorda di lui solo quando le colline franano e i fiumi debordano. Eppure il Suolo ha un ruolo attivo per contrastare i cambiamenti climatici, può sequestrare il carbonio più di una foresta, senza contare che da lui dipende la salute di quello quello che ci sta sopra. Il motivo è semplice: quando il Suolo è sano è un insieme di innumerevoli creature, animali e vegetali, più di un bosco o di un pezzo di oceano. Invece la Terra, intesa come suolo, è calpestata, sfruttata, intrisa di veleni e ricoperta di materiali inerti. La ignoriamo, la sottovalutiamo, più dell’aria che respiriamo, più dell’acqua che beviamo.
Questa disattenzione e mancanza di rispetto al Suolo è recente, non sempre è stato così. Per Plinio il Vecchio, del quale quest’anno si celebra il bimillenario, nella sua Historia naturalis scriveva così:
“Viene poi la Terra (dopo Aria e Acqua) la sola parte della Natura che, per i suoi meriti egregi, noi chiamiamo con l’appellativo reverente di madre. Essa è degli uomini, come il cielo è della divinità; essa ci accoglie al momento della nascita, e, venuti al mondo ci nutre e ci sorregge sempre, sinché alla fine , ci abbraccia nel suo grembo…”
“…la Terra è benevola , mite, gentile e sempre servizievole al bisogno dei mortali; cosa non produce se costretta, e cosa non profonde spontaneamente! Quali odori e sapori, quali succhi, quali piaceri al tatto e colori alla vista! Con che onestà restituisce il capitale depositato in lei! Cosa non nutre, per favorirci“.
“Per quali piaceri, per quali maltrattamenti non è schiava dell’uomo? La si getta nei mari, la si sgretola per lasciare il passo alle onde, ad ogni momento è tormentata con acqua, ferro , fuoco, legno, pietra e con le messi perché sia asservita al nostro piacere , molto più che per ottenere cibo”.
Duemila anni dopo l’Unione Europea si è posta come obiettivo l’azzeramento del consumo di suolo entro il 2050. Bella cosa, ma quanti sanno di che cosa stiamo parlando?
Nelle scuole primarie sul Suolo sono in corso iniziative lodevoli di educazione ambientale, per sensibilizzare i più piccoli. Sarebbe interessante anche conoscere come il Suolo è percepito prima di questi corsi. Può essere utile (e divertente) per calibrarli. Ricordo -in qualche incontro in classe- certe facce schifate davanti al brulicare dei microbi del terreno e ancora prima, sulla mia pelle di bambino cittadino, uno scapaccione, conseguente al fatto che mi ero sporcato…di terra.
Certo è che il Suolo, più dell’Aria e dell’Acqua, ha bisogno di darsi un’immagine più aderente alla sua importanza nell’Ecologia. Testimone del Suolo -oltre a Plinio che ho suggerito sopra- certamente è Charles Darwin. Ai lombrichi e alla loro azione sul terreno ha dedicato il suo ultimo libro. Ha scritto che “sono in grado di seppellire intere città” e ha sottolineato il loro ruolo nell’evoluzione e nella Natura. Darwin, cosa non trascurabile- è simpatico ai ragazzi e intrigante per gli adulti. Per sua vocazione il lombrico è l’animale testimone del Suolo. È una specie carismatica come il Panda, il Lupo o l’Orso. La sua presenza segnala la buona salute dell’ambiente. W il lombrico e chi lo difende e lo moltiplica.
( A margine della Giornata Mondiale del Suolo, 5 dicembre 2023 – Contributo per Loess Italia )
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