Disegnare il futuro? È un po’ che questo invito mi ronza nelle orecchie. In realtà l’ho accettato da tempo, da quando ho realizzato Ciao sono Futura, nella collana I Genietti ( 2017) . È il mio libro più ambientalista di sempre, che però mette insieme design e scienza. È un sogno sul domani e un’insalata di futuri possibili che parte da un’antica idea di Talete: la scienza serve a prevedere il futuro. Che così si può (in parte ) immaginare e (in parte) progettare. Se sarà più felice, più sano, più giusto dipende da noi. All’insalata futurista ho aggiunto una spezia che nessuna Intelligenza Artificiale (per definizione) può inserire nei suoi algoritmi, il fattore speranza, senza la quale non c’è futuro che tenga. Buon futuro a chi mi legge.
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