Quest’anno ci vediamo a Bologna alla #BoChildrensBook 2025 ( dal #31marzo al #3aprile). Ci saremo con un Lampo di Genio niente male: #Copernico e il vero centro dell’#universo, ovvero l’uomo che ha infranto il più grande #pregiudizio della storia. Ecco qui un frammento dell’intervista a messer Copernico, realizzata per l’occasione.
Castello di Frombork.
Polonia, ai confini d’Europa, a pochi chilometri dall’enclave russa di Kaliningrad. Già perché Copernico era prussiano e un po’ polacco, vicino di casa dei Cavalieri Teutonici. Le finestre del suo studio guardano la laguna della Vistola, dove aleggia una nebbia leggera. La Luna piena illumina la stanza. Una sfera armillare è posta a lato di un lungo e stretto tavolo di legno. Dietro è seduto Niccolò, tale e quale ai suoi ritratti, anzi più giovane. Accanto a lui, in piedi, ineffabile, suo fratello Andreas. Una spada è posata sul tavolo. Non si sa mai.
È Niccolò che inizia la conversazione.
“Vuoi proprio una intervista messere ? Non so se ti conviene. C’è chi è finito sul rogo per aver parlato di me”.
“Niccolò!” Lo corregge Andreas, “molte cose sono cambiate”, ora le tue idee le insegnano nelle scuole elementari, l’Inquisizione non c’è più e nessuno brucia nessuno, almeno per queste cose”.
“Lo so, volevo capire da che tempo e da che contrada viene questo chierico che abbiamo innanzi”. Poi rivolto a me:
“Chiedi pure, messere, ma cerca d’essere conciso,quando la Luna scomparirà dovrò dire le mie preghiere in un altro luogo del multiuniverso.”
Bene. Padre Copernico è più affabile e disponibile di quanto mi aspettavo, così pongo la prima domanda.
“Caro Copernico, oggi ti definiscono un rivoluzionario ma poi aggiungono prudente, riluttante, recalcitrante, per non dir di peggio. Cosa pensi di queste accuse?”
Vedo Andreas alzare gli occhi al cielo. Invece Copernico non si scompone.
“È niente a confronto di quello che mi è stato detto nel mio tempo: ispirato dal demonio, pazzo scatenato, buffone, sovversivo…eretico! Comunque è vero: sono stato prudente. Temevo che alle parole prima o poi sarebbero seguiti i fatti, come è accaduto a qualche mio collega che è finito arrostito”. Poi, detto tra noi, qualche dubbio l’avevo anch’io.”
Quindi non ti senti un rivoluzionario?
“Beh, da quando sono nato ho fatto più di cinquecento rivoluzioni attorno al Sole! Per il resto sono, anzi sono stato un conservatore. Non ho neppure aderito alla RiformaProtestante, anche se avevo motivi per farlo. Sono stato un conservatore… illuminato”.
“In effetti hai dedicato il tuo libro a un Papa”.
“Per forza! Appartenevo alla Chiesa ed ero un suo ministro. Le dovevo obbedienza. Avevo anche la speranza d’essere persino approvato. Non è andata così. Per fortuna sono morto molto prima di vedere il mio nome nell’elenco degli autorieretici e diabolici. Addirittura da bruciare! Esagerati!”
“Sei comunque contento del successo che ha avuto Il tuo libro?”
“Successo non tanto, all’inizio. Avevano fatte pochissime copie, meno di 500! Ha rischiato persino d’essere dimenticato. Ho avuto più successo da morto . Devo ringraziare Keplero e Galileo se poi sono stato preso sul serio. Pensa che il best seller di quegli anni era Il Malleus maleficarum , il Martello delle streghe. Quello è stato un libro di successo! Ne facevano anche edizioni economiche e si bruciavano streghe dappertutto!”.Quanto a me ho temuto di finire all’inferno, in una tomba di fuoco, come quelle descritte da Dante nel girone degli eretici”.
Andreas alle sue spalle lo interrompe.
“Niccolò è molto pio. Non ha mai creduto che le stelle siano angeli, ma all’inferno un po’ ci crede”.
“Stai zitto Andreas!”
Copernico si adombra un po’, poi si ricompone.
“Continua con le domande, messere”.
“Hai perdonato quelli che hanno messo il tuo libro
all’indice dei libri proibiti”?
“Non posso. Perché hanno continuato a far danni. I loro eredi, sotto altre vesti e con altri nomi, ne fanno ancora qua e là nel mondo. Hanno pre-giudizi su tutto. Contrastano la scienza e la libertà di espressione. Impongono i loro dogmi e con la loro intolleranza causano guerre e sofferenze, Sono e saranno sempre i peggiori nemici della scienza e dell’umanità”.
“Cosa faresti oggi, nel nostro mondo?”
“Quello che facevo: l’astronomo dilettante. Ed è quello che sto facendo. Ora sono qui, domattina sono su un anello di Saturno. O in un’altra galassia. Di cose da vedere ne ho a bizzeffe e per l’eternità.”
“Che effetto ti fa sapere che non esiste un centro dell’universo?”
“Mi spiace un po’. Ho dovuto digerire anche questo. Come ho dovuto accettare il Big Bang, i Buchi Neri e la Relatività del Tempo. Ma trovo bellissime tutte queste cose…”Copernico sta per aggiungere qualcosa, ma il castello è piombato nel buio. La Luna è scomparsa.
Fzzz!
Ho appena il tempo di vedere Niccolò e suo fratello dissolversi in due nuvole di coriandoli luminosi.
Amen.