Questo Natale 2018 sarò nelle librerie con una nuova grande strenna: Eureka! 10.000 anni di lampi di genio. Questo volumone ha un’attenzione particolare all’equilibrio dei generi, ispirato dalla redazione quasi tutta femminile di Editoriale Scienza. Eureka è un gran bel titolo, ma in passato quante volte questa esclamazione è stata associata al lampo di genio di una gentile signora? Poche, anche se oggi accade sempre più spesso. Il libro suggerisce il superamento del Gender gap, partendo dalla più curiosa delle nostre antenate.
Per Gender gap si intendono le differenze che nella società vengono rilevate tra uomini e donne (accesso al lavoro, all’istruzione, alla politica eccetera). Il Gender gap si manifesta in particolare con una minor presenza delle ragazze nel mondo della scienza. Al Gender gap può rimediare l’Educazione di genere alla quale possono contribuire gli Autori e le Autrici di libri per ragazzi.
Chi scrive di scienze ha un vantaggio: dai libri non deve eliminare principesse in pericolo e aitanti principi azzurri. I modelli e i ruoli che s’incontrano sono positivi e intercambiabili. Ma per chi come me usa la storia per raccontare la scienza c’è un problemino: Einstein, Gallileo, Darwin, Mendel, Lavoisier, Marconi, Archimede, Pitagora, Pasteur…tutti i grandi nomi della scienza sono irrimediabilmente maschietti.
Nel panorama spicca nella sua grandezza Marie Curie che all’inizio del ‘900 segna la fine del monopolio maschile e dà inizio alle quote rosa nel mondo della scienza. Dopo di lei “le ragazze scienziate” cominciano ad emergere e a moltiplicarsi: Sofia Kovalevskaja, Rosalind Franklin, Barbara McClintock, Dian Fossey, Eva Mameli Calvino, Margherita Hack, Levi Montalcini, Fabiola Gianotti…In Italia la collana Donne nella Scienza di Editoriale Scienza sta rendendo visibile un buon numero di queste geniali signore. Ma se si usa il Premio Nobel come indicatore del Gender Gap, si scopre che tuttora i premi Nobel assegnati a ricercatrici donne sono in numero risibile. Quest’anno c’è un guizzo. Sono stati assegnati ben 3 premi Nobel femminili: per le scienze alla fisica canadese Donna Strickland e alla chimica statunitense Frances H. Arnold. Per la pace alla yazidi Nadia Murad. Ma dal 1903 i colleghi maschi ne hanno portati a casa più del 95%.
Se poi risaliamo indietro nel tempo, nei secoli passati, spiccano pochi nomi femminili, Ipazia, direttrice della Biblioteca di Alessandria, Idegarda di Bingen, cosmologa e naturalista, e poche altre mosche bianche.
Questo non vuol dire che non ci fossero donne in grado di diventare filosofe e scienziate. La verità è che le donne avevano ben altri problemi. Al tempo di Platone la vita media di un cittadino di Atene era di trent’anni. La speranza di vita delle ragazze ventitre! A questa età una fanciulla aveva già partorito otto o nove figli, con poche possibilità -prima o dopo- di dedicarsi alla filosofia o all’astronomia. Nei venti secoli successivi questi dati statistici non sono mutati di molto. Solo da un secolo alcune donne sono libere di scegliere un futuro non solo da mogli e mamme. E solo da pochi decenni le pari opportunità sono -almeno nel mondo occidentale- un obiettivo raggiungibile in tutti i settori.
La sorpresa invece viene dal passato più remoto, a più di diecimila anni fa, quando il matriarcato regnava e la donna aveva più potere e più conoscenza degli uomini. Era la donna che tramandava i segreti delle erbe e della medicina. Era la donna che magicamente sfornava nuovi nati e assicurava continuità all’orda e alla tribù. Era la donna che sperimentava. Non è un caso che la Bibbia insista sul fatto che non è Adamo -tontolone d’un ragazzo- che coglie il Frutto della Conoscenza. Lo coglie la curiosa e vispa Eva, assaggiatrice e prima sperimentatrice della storia. La scienza è nata donna. Le ragazze di oggi, sempre più motivate e determinate, se la stanno riprendendo.
Ecco, all’interno di Eureka! (10.000 annì di Lampi di Genio) insieme ai lampi del mitico Archimede, a Rachel Carson, madrina dell’ambientalismo, e a Maria Telkes, fondatrice delle energie alternative, troverete anche questo. Tanti lampi di genio a tutti.