Sei uno scienziato? Me lo ha chiesto Marika, una ragazzina di 12 anni, durante uno dei tanti incontri in remoto della pandemia. No. Non sono uno “scienziato” cara Marika, io scrivo di scienza e dintorni. La parola “scienziato” è in uso solo dalla metà del secolo XIX. Prima si usava il termine “filosofo della natura” o “naturalista”, termine che mi è anche più simpatico e che indosso più volentieri. Uno scienziato fa ricerche sul campo e in laboratorio. Lo scienziato sperimenta, si avventura in territori inesplorati e scopre cose nuove. Galileo, inventore del metodo scientifico, era scienziato, senza ancora definirsi così. Forse lo sono stato anch’io molti anni fa, quando orbitavo attorno alla mia università dopo la laurea, ma da quando scrivo libri, studio e scrivo. Non sono attrezzato per fare esperimenti e non raccolgo dati di laboratorio. Divulgo il lavoro di altri, ( Divulgazione definizione ) di grandi e piccoli scienziati, di ieri e di oggi, racconto le loro storie, metto insieme informazioni in modo che il lettore possa condividere la loro passione e il loro entusiasmo. Certamente ripercorro i loro percorsi mentali, visito i luoghi dove hanno vissuto, condivido le loro emozioni. In qualche caso ho progettato ricerche inedite, con partner di tutto rispetto, come In Viaggio con Darwin o nel progetto Sri Lanka.
Cerco di raccontare tutto al meglio. Aggiungo le mie esperienze e le conoscenze di oggi. Comunque grazie a chi mi considera uno “scienziato”, anche se solo dei miei giovanissimi lettori.
Lampi di genio: libri e scienza per ragazzi