Il Ponte di Adamo? Eccolo
Sfogliarlo fa un certo effetto. Il Ponte di Adamo ricorda i libri di viaggio dell’Ottocento, illustrati da pittori come Augustus Earle, compagno di Charles Darwin nel suo viaggio attorno al mondo. Gli inserti a colori dipinti da Federico si aprono su paesaggi esotici tutt’altro che scontati. La storia credo sia una sorpresa per un lettore o una lettrice occidentale. Ruota attorno a una ipotesi non contemplata nella Storia dei luoghi mitici e leggendari elencati da Umberto Eco, libro che avevo letto con curiosità e affetto, come tanti altri suoi libri….
Il Ponte di Adamo sta per uscire in libreria. Ci stiamo lavorando e non vedo l’ora di vederlo finito, con quattro grandi tavole di Federico Canobbio Codelli. Dopo l’edizione in lingua inglese (realizzata in occasione di EXPO) ora esce in Italiano come libro di viaggio. Si presenta come una vera e propria avventura che prosegue idealmente la felice serie di In Viaggio con Darwin (Rizzoli) e l’Ipotesi FitzRoy, progetti e libri che mi hanno infine portato a pensare ai grandi eventi climatici e alle grandi migrazioni che hanno segnato la storia della Terra negli ultimi 20.000 anni. Il Ponte di Adamo è un diario di viaggio tra città strappate alla foresta, antichi templi e siti paleolitici, ma è anche un invito a visitate l’antica Ceylon e l’attuale Sri Lanka con gli occhi di straordinari personaggi come Charles Darwin e Alfred Russel Wallace, che metteva l’isolamento geografico al centro dei meccanismi della selezione naturale. Il Ponte di Adamo (The Adam’s Bridge, o Ponte di Rama) nel corso degli ultimi milioni di anni è apparso e riemerso più volte. Con questo libro prende un significato molto attuale, ovvero come ponte tra culture e popoli apparentemente lontanissimi, eppure geneticamente vicini. A presto #magaricisivede.
Nella foto il Ponte di Adamo, tra India e Sri Lanka, visto dal satellite Gemini XI